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ENTERPRISE RISK MANAGEMENT

L’Enterprise Risk Management (ERM) è “un processo attuato dagli Amministratori e dal Management di ciascuna struttura aziendale nell’ambito della definizione delle strategie e riguarda tutta l’organizzazione, al fine di identificare gli eventi potenziali che possono influenzare l’organizzazione, e gestire i rischi entro il livello di rischio ritenuto accettabile, al fine di fornire una ragionevole certezza del raggiungimento degli obiettivi. “ (*)

·         è un processo;

·         attuato dagli Amministratori, dal Management e dal resto del personale;

·         è applicato nella definizione delle strategie e riguarda tutta l’azienda;

·         è disegnato al fine di gestire i rischi nell’ambito di un livello di rischio accettabile;

·         fornisce la ragionevole certezza del raggiungimento degli obiettivi.

(*) Definizione ufficiale Enterprise-wide Risk Management emanato dal CoSO settembre 2004 (Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commissions)

Cerchiamo di descrivere il framework maggiormente riconosciuto e proposto nel citato documento CoSo ERM. L’obiettivo è di definire gli elementi di un sistema di Enterprise Risk Management che costituiscono la struttura del Modello per ciascuna azienda. Infatti, trattandosi di un cambiamento culturale nella gestione del rischio aziendale, ma soprattutto, di un sistema a disposizione del management per la corretta gestione del rischio a beneficio della creazione del valore, qualsiasi framework di Erm deve essere creato e plasmato ad immagine e somiglianza dell’organizzazione.

I fondamenti evidenziano che l’ERM è un processo attuato dal Board e dal Management atto a identificare gli eventi che possono interessare l’azienda, valutare i rischi e definirne il livello di accettabilità, in modo tale da consentire di impostare strategie, organizzazione ed operatività dell’azienda, aventi lo scopo di fornire una ragionevole certezza che i processi/presidi, così definiti, siano efficacemente finalizzati al raggiungimento degli obiettivi aziendali prefissati.

 

 

 

 

 

 

 

 


CoSO ERM - settembre 2004

ELEMENTI C.o.S.O. ERM

1) Ambiente Interno

L’ambiente interno dell’organizzazione è fondamentale per tutti gli altri componenti dell’Enterprise Risk Management, in quanto costituisce l’elemento che fornisce la necessaria disciplina e struttura del processo di ERM. Infatti, l’ambiente interno influenza la definizione delle strategie e degli obiettivi aziendali, la strutturazione delle attività di business, l’identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi. Inoltre, esso influenza sia la progettazione ed il funzionamento delle attività di controllo e di monitoraggio delle attività, sia i sistemi di informazione e comunicazione.

L’ambiente interno è composto da molteplici fattori, inclusi i valori etici, la competenza e lo sviluppo del personale, le modalità di operare del management e come quest’ultimo potrà assegnare i poteri e responsabilità.

 

2) Definizione degli Obiettivi

La conoscenza degli obiettivi aziendali è indispensabile per individuare gli eventi che possono ostacolarne il raggiungimento. Ciò comporta che gli obiettivi aziendali generano obiettivi “derivati” specifici dei singoli processi/funzioni aziendali che sono normalmente riflessi nelle disposizioni organizzative. Gli obiettivi del processo/funzione aziendale vengono usati come guida per l’identificazione e valutazione dei rischi.

L’Enterprise Risk Management si accerta che il management adotti un processo definito sia per la determinazione degli obiettivi che per l’allineamento degli obiettivi con la mission/vision dell’organizzazione coerentemente con il risk appetite.

 

Gli obiettivi possono essere osservati nell’ambito delle seguenti quattro categorie [1]:

1         strategici – concernente gli obiettivi di alto livello, allineati e mirati al raggiungimento della mission;

2         operativi – concernente l’efficacia e l’efficienza della gestione dell’organizzazione, comprese le prestazioni e gli obiettivi di profitto. Essi variano sulla base delle scelte del management, circa la struttura e la performance;

3         reporting – concernente l’efficacia del reporting dell’organizzazione. Includono il reporting interno ed esterno e possono essere incluse informazioni finanziarie e non finanziarie;

4         conformità – concernente la conformità alle leggi ed ai regolamenti applicabili.

Questa categorizzazione degli obiettivi, permette al Consiglio di Amministrazione e al Top Management, di focalizzarsi sui diversi aspetti dell’Enterprise Risk Management.

[1] Categorie dell”Enterprise Risk Management – Integrated Framework CoSO”

 

3) Identificazione degli Eventi

E’ la corretta identificazione di rischi ed opportunità. Il management deve considerare, come elemento per l’identificazione di un evento, fattori esterni ed interni che possono interessarlo. I fattori esterni, sono quelli economici, ambientali, politici, sociali e tecnologici. I fattori interni, invece, riflettono le scelte del management e includono fattispecie come infrastrutture, personale, processi operativi e tecnologia.

Le metodologie di identificazione degli eventi devono comprendere una combinazione di metodologie e strumenti di supporto e devono osservare sia il passato che il futuro.

 

4) Valutazione dei Rischi

Il processo di valutazione dei rischi permette di considerare come eventi potenziali possano interessare il raggiungimento degli obiettivi di business. Esso avviene attraverso la combinazione di due fattori: la probabilità e l’impatto.

La probabilità considera la possibilità che un dato evento si verifichi, mentre, l’impatto considera l’effetto che potrebbe verificarsi

 

La metodologia di valutazione dei rischi è applicata prioritariamente per il rischio inerente, cioè il potenziale rischio in assenza di tutte le azioni che il management potrebbe intraprendere per alterare la probabilità o l’impatto del rischio. Una volta che le risposte al rischio sono state sviluppate, il management, successivamente, utilizza tecniche di valutazione dei rischi per determinare il rischio residuale, cioè il rischio rimanente dopo le azioni poste in essere per alterare la probabilità e l’impatto.

Le stime del rischio secondo la probabilità e l’impatto, possono essere determinate utilizzando dati derivanti dallo studio di eventi accaduti nel passato; ciò può fornire una base più obiettiva rispetto alle valutazioni interamente soggettive. Infatti, dati storici che si basano sull’esperienza tipica aziendale, possono riflettere un’interpretazione meno soggettiva e fornire un risultato migliore rispetto ai dati che provengono da fonti esterne.

Tuttavia, nei casi in cui i dati storici contenuti nei database aziendali, costituiscano l’input primario, i dati esterni devono essere utili come elementi di controllo e per migliorare l’analisi.

 

Le best practices prevedono approcci di misurazione del rischio misti attraverso una combinazione di tecniche qualitative e quantitative:

- qualitative. Questi approcci cercano di individuare i molteplici fattori che potrebbero rappresentare un rischio aziendale (importanza per il business degli asset, requisiti normativi, immagine ed altro);

- quantitative. Questi approcci privilegiano indicatori di tipo economico, ad esempio i valori a bilancio dei beni analizzati, dati dimensionali sulle aree e processi.

 

Il management deve utilizzare tecniche di valutazione qualitativa quando:

 

           la tipologia di rischio non si presta a valutazioni quantitative;

           i dati richiesti per le valutazioni quantitative non sono disponibili;

           la verifica o l’analisi dei dati non è efficace in termini di costi.

 

Le tecniche quantitative, generalmente, sono più precise e sono utilizzate in attività più complesse e sofisticate per integrare le tecniche qualitative.

 

Poiché i rischi sono valutati nel contesto della strategia e degli obiettivi, il management deve porre l’attenzione sulla valutazione dei rischi di breve-medio periodo. Comunque, alcuni elementi che riguardano obiettivi e strategie, si estendono al lungo termine. Di conseguenza, il management, deve essere cosciente dei tempi più lunghi e non ignorare rischi ulteriori che non dovessero essere stati considerati.

 

 

5) Risposta al Rischio

Le opzioni di risposta al rischio devono considerare:

 

         gli effetti della probabilità e dell’impatto impatto sugli eventi, rispetto alle tolleranze del rischio, dei singoli rischi e a livello globale.

         il costo-beneficio dei progetti e delle implementazioni delle opzioni di risposta al rischio.

 

Un efficace sistema di Enterprise Risk Management richiede che il management selezioni delle risposte al rischio che garantiscano la probabilità e l’impatto del rischio entro i limiti di tolleranza accettata.

 

Le risposte al rischio si distinguono in:

 

     MITIGAZIONE - azioni volte a ridurre la probabilità o l’impatto del rischio o entrambe le cose. Possono essere realizzate attraverso l’implementazione di adeguati controlli (verifiche periodiche, metodologie, procedure, ecc.)

   TRASFERIMENTO - azioni per ridurre la probabilità o l’impatto del rischio attraverso il trasferimento totale o altrimenti cedendone una parte, ad esempio il trasferimento assicurativo.

     ACCETTAZIONE - non si producono azioni. Possono riguardare un’accettazione completa oppure un’accettazione con riserva, ad esempio con la contabilizzazione di perdite potenziali.

      ELIMINAZIONE - azioni volte a non intraprendere o ad uscire dall’attività che genera aumento del rischio.

 

Attraverso l’Enterprise Risk Management, per ogni rischio significativo, si scelgono le giuste risposte potenziali, dalle precedenti categorie di risposta, e il management valuta il rischio su base residuale. Selezionata la specifica risposta al rischio, è poi chiamato a prendere visione dell’intero portafoglio rischi, per determinare se il profilo di rischio di tutta l’azienda sia proporzionato al relativo risk appetite generale.

 

 

6) Attività di Controllo

Una volta identificate le risposte al rischio, il management individua le attività di controllo necessarie a garantire che le risposte al rischio siano attuate tempestivamente e in modo appropriato.

Le attività di controllo sono costituite dalle prassi e dalle procedure che aiutano ad accertare che la risposta al rischio sia correttamente eseguita. Esse avvengono in ogni settore, a tutti i livelli e in ogni funzione aziendale e sono già parte del processo attraverso il quale l’impresa si sforza di realizzare il relativo obiettivo di business.

Nel selezionare le attività di controllo necessarie, il management deve tener conto delle loro correlazioni nell’ambito dei processi. In alcuni casi, la stessa attività di controllo può svolgersi su  molteplici ambiti di rischio. In altri casi, diverse attività di controllo possono essere necessarie su uno specifico rischio. In altri ancora il management potrebbe ritenere che le attività di controllo  esistenti risultino già sufficienti a garantire che le nuove risposte al rischio siano attuate efficacemente.

 

7) Informazione e Comunicazione

Informazioni provenienti da fonti interne ed esterne devono essere identificate, formalizzate, e comunicate, secondo forme e modalità che evitino al personale di non prendere le proprie responsabilità.

In altre parole, le informazioni più importanti devono essere identificate, registrate e comunicate nei modi e nei tempi necessari per rendere il personale cosciente e responsabile dei propri compiti.

Le informazioni sono allineate ad una o più categorie di obiettivi  e provengono da molte fonti, sia interne che esterne, sia in forme quantitativa che qualitativa; esse permettono all’Enterprise Risk Management di poter dare risposte in tempo reale al cambiare delle condizioni. Di ausilio a tale compito sono le infrastrutture dei sistemi informativi che generano,  catalogano, analizzano e riportano informazioni rilevanti.

 

8) Monitoraggio

l’Enterprise Risk Management deve essere monitorato attraverso un processo che valuta sia il funzionamento di tutti i suoi componenti, sia la qualità della loro performance nel tempo. Il monitoraggio può essere fatto in due modi: attraverso attività continue o con valutazioni settoriali. Il monitoraggio continuo o settoriale, assicura che l’Enterprise Risk Management sia applicato a tutti i livelli e presente – trasversale all’ attraverso l’organizzazione.

 

 

 

BEST PRACTICE ERM

 

 

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